mercoledì 29 ottobre 2008

Repubblica: il prestigioso quotidiano della chiesa di cristo


Alzi la mano chiunque avesse mai sentito parlare del "prestigioso" quotidiano Christian Science Monitor, di cui repubblica.it ci informa il passaggio da carta a web dovuto a cronica mancanza di lettori.
L'organo della altrettanto negletta Christian Science Church di Boston ha vinto sette premi Pulitzer. Questa informazione indica indubbiamente il prestigio della testata, specialmente se, con una ricerca su google, non si scoprisse che di premi Pulitzer se ne assegnano, nelle varie categorie, una ventina all'anno e che, ad esempio, il New York Times ne ha vinti 98.

domenica 26 ottobre 2008

Repubblica: le ultime sul fantacalcio


Il fantacalcio di repubblica.it è un esempio classico di come una parte delle notizie pubblicate sul sito siano in realtà pubblicità nascosta ad attività del gruppo.
Ovviamente siccome il sito è di news deve spacciarle per notizie. Ecco quindi l'imprescindibile notizia sui successi della fc carsoli, ma molto usata è anche l'informazione sui numeri raggiunti dall'iniziativa: il numero altissimo di visitatori di reppubblica.it rende facile raggiungere le decine o centinaia di migliaia di adesioni, che siano per l'incolumità di Saviano o per il fantacalcio.

sabato 25 ottobre 2008

La Stampa: la prostituta rom


Il reportage è una forma di giornalismo poco praticata sui giornali italiani e sempre apprezzabile, specialmente su un tema come la prostituzione, in cui alcuni aspetti, come la psicologia dei clienti, sono sempre trascurati.
Nel caso del reportage de La stampa però, sembrano emergere soprattutto i preconcetti dell'autrice.
Intanto, se le foto non sono di repertorio, l'autrice non sembra vestita tanto da rom ma da italiana un po' fuori di testa, e ciò spiegherebbe l'atteggiamento permissivo della polizia.
Per tutto l'articolo si ha modo di scoprire le opinioni dell'autrice: i clienti tipici hanno "auto in odore di rottamazione, i sedili consunti", se c'è qualcuno che parla in maniera forbita evidentemente vuole "fare un’indagine socio-culturale sull’improvviso apparire delle rom in strada" e se arriva qualcuno con "auto da 40 mila euro in su, interni in pelle, aria distinta, sembra persino essersi lavato da non molto" allora "sembra uscito dalla scena di un film".
Speriamo che La stampa voglia ripetere questo esperimento, magari cambiando giornalista.

domenica 12 ottobre 2008

Corriere: la noia della parata militare


Che le parate militari siano una noiosa e insensata (nonché inquinante) esibizione di armi, è un'opinione probabilmente più diffusa di quanto le dichiarazioni ufficiali facciano intendere.
Che lo dica, seppure in un microfono aperto per sbaglio, il segretario del Partido Popular, braccio politico della reazionaria chiesa cattolica spagnola e con legami mai del tutto chiariti o sciolti con la dittatura del generalissimo Franco, è comunque una notizia da rilevare.
Eppure il corriere.it vede la cosa come gaffe (di gaffe vere o presunte sono pieni i siti di news) e anzi dà notizia con pari enfasi della inevitabile, e assolutamente non credibile, dichiarazione riparatoria successiva.

mercoledì 8 ottobre 2008

Repubblica: nuovi mostri


Neanche i numerosi casi di violenza razzista dissuadono i siti di news dal continuare a sbattere i mostri, preferibilmente stranieri, in home page.
Il titolo suggerisce una pratica omicida efferata e insolita, di sicuro effetto sul lettore.
Nell'articolo invece si scrive più realisticamente che la morte è causata da un'arma da taglio e un corpo contundente. Troppo normale, quindi meglio arricchire con la storia dei morsi.

lunedì 6 ottobre 2008

Repubblica: papa broker


Umorismo (forse) involontario di repubblica.it. Chi non ha pensato davanti a questo titolo "a quanto vanno le azioni della parola di Dio ?"

lunedì 29 settembre 2008

La Stampa: revisionismi banalizzati


Il revisionismo sul periodo fascista e sulla seconda guerra mondiale è un problema molto grave dell'Italia di oggi.
Non si vede quindi perché lastampa.it debba cercare revisionismo dove non c'è: le città di fondazione hanno sempre avuto un interesse per la storia dell'architettura e che i comuni cerchino di raccordarsi soprattutto a fini turistici è comprensibile. Nell'articolo, a parte qualche ironia di troppo, è più o meno spiegato, mentre nel titolo si gioca allegramente con le adunate e il faccione di Mussolini. E intanto il fascismo vero imperversa.

domenica 14 settembre 2008

Repubblica: è caduta un'ostia al papa


In Italia c'è una polemica costante tra chi sostiene che le notizie e dichiarazioni del papa devono essere pubblicate con rilievo perché interessano agli italiani e chi al contrario sostiene che l'importanza data al papa sia troppa.
Questo blog propende notoriamente per la seconda ipotesi. La breve pubblicata da repubblica.it è un esempio di notizia papale che non dovrebbe interessare a nessuno, anche se la performance fantozziana (nel senso del personaggio cinematografico, non del commissario Alitalia) del monsignore che ha fulmineamente raccolto e ingoiato l'ostia caduta può forse strappare una risata.

venerdì 12 settembre 2008

Repubblica: aria fritta su Denise

Si sa che le notizie sui bambini scomparsi suscitano grande interesse. Però occorrerebbe che la notizia ci sia. Repubblica.it ha effettivamente ricordato che le segnalazioni infondate su Denise Pipitone sono state decine, però poi dà grande risalto a quella che sembra essere proprio una di queste.
Secondo l'articolo di ieri la bambina trovata in Grecia parlava perfettamente italiano.

Oggi invece si scopre che non lo parla.

Eppure sarebbe bastato poco per verificare. Ma così, non sarebbe più stato possibile il titolo a effetto.

mercoledì 10 settembre 2008

La Stampa: oggi è la fine del mondo




La paura della fine del mondo ha accompagnato l'umanità nel corso dei secoli e l'esperimento del CERN l'ha solo risvegliata in minima parte.
Il corriere e soprattutto la stampa ci giocano un po', con titoli sparati in home page che difficilmente si troverebbero nelle più austere pagine cartacee, naturalmente facendo pensare che l'esperimento fallisca e crei una catastrofe: di esperimenti riusciti nei laboratori del mondo se ne fanno tutti i giorni.



Insolitamente, in questo caso Repubblica merita un piccolo plauso. Parla dell'esperimento in maniera più misurata, stamattina alle otto addirittura la notizia non era neanche in home page, e, forse involontariamente, con un titolo sulla riduzione dei barili di petrolio estratti, ci ricorda una fine del mondo (come lo conosciamo ora) che avverrà abbastanza con certezza tra una cinquantina di anni se nel frattempo non si troverà una fonte alternativa.


AGGIORNAMENTO ORE 11:

La stampa, vista la tranquillità con cui l'esperimento procede, ha cambiato il titolo apocalittico, ricordandosi che secondo gli esperti non ci sono rischi e, nel tentativo di usare un linguaggio tecnico, infila un terribile "accelleratore" nel sottotitolo.

venerdì 5 settembre 2008

La Stampa: i premi virtuali di Brunetta


Se davvero Brunetta è il ministro più apprezzato nei sondaggi, lo deve, piuttosto che agli inesistenti risultati concreti, alla sua efficace strategia mediatica di bellicosi proclami, improbabili cifre e fortunati neologismi.
Ma la strategia mediatica riesce perché trova giornali disposti acriticamente a fare da megafono.
Ad esempio lastampa.it pubblica come prima notizia in home page che Brunetta premia i meritevoli. Ma l'articolo ci svela che il premio consiste solo nella pubblicazione sul sito del ministero: una (virtuale) pacca sulle spalle. Peccato che i tagli agli stipendi contenuti nel decreto 112 collegato alla finanziaria siano reali.

martedì 2 settembre 2008

Repubblica: la forca mediatica


Paragonabile ai peggiori articoli di libero, questo incredibile articolo della cronaca locale di Genova di repubblica approfitta della prevedibile riprovazione verso un albanese accusato di aver investito e ucciso un giovane italiano per disfarsi di più di duecento anni di dottrina del diritto sul giusto processo e dell'articolo 111 della costituzione.
L'articolista si duole del fatto che Ndoi, l'accusato, debba essere prima processato per reati commessi in Spagna e scontare la pena in quel paese prima dell'estradizione e che "Ndoi avrà la possibilità di consultarsi con il legale che nominerà e concordare una linea difensiva ad hoc. Ma Ndoi - si teme - potrebbe anche dire[...]pur sempre qualcosa che potrebbe ingenerare dubbi sulla sua colpevolezza."
Consigliamo all'articolista di leggere l'articolo 111 della Costituzione Italiana, specialmente i passi seguenti:
Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizione di parità, davanti ad un giudice terzo e imparziale.
Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato [...] disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa.
Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova.

sabato 30 agosto 2008

Corriere: lacrime di coccodrillo sui campioni dimenticati


Spesso abbiamo sentito la comprensibile denuncia di olimpionici di sport minori che lamentano che il loro sport sia dimenticato appena le olimpiadi finiscono.
Ma se questa lamentela proviene da un giornalista del primo quotidiano italiano, la cosa sembra parecchio ridicola.

giovedì 28 agosto 2008

Repubblica: una (non) inchiesta sui servi-pastori


Un'inchiesta sulla vita dei servi-pastori, dopo l'aggressione-stupro ai danni dei ciclisti olandesi, era doverosa.
Nel nostro paese, a pochi chilometri da noi, esistono persone che per pochi euro fanno una vita da cani, ma tutto l'agnello che noi mangiamo, almeno quello "certificato italiano", il più richiesto, arriva dal loro lavoro.
E ci sono "imprenditori" (la definizione è di repubblica.it) che si arricchiscono alle loro spalle.
Dei servi-pastori si venne a conoscenza una decina di anni fa, a seguito dell'assassinio della Maiella: duplice omicidio e stupro, da parte di un pastore che viveva in solitudine a duemila metri, armato per sparare ai lupi. Sembra che l'omicida, condannato all'ergastolo, dichiarò che la sua vita in carcere era molto migliore di quella che faceva fuori.

Purtroppo l'inchiesta è deludente. Tutto quello che il giornalista riesce a dirci è che i cani da pecora stavano per morderlo, che i pastori erano dotati di cellulare, che il padrone del gregge ha bruscamente troncato la conversazione al telefono (ma era italiano o straniero ? Almeno quello) e che persone sfruttate così in quella zona ci sono molte persone sfruttate così, anche nell'agricoltura e nell'edilizia.
Tutto qui? Evidentemente sì, fino al prossimo fatto di cronaca nera.

martedì 26 agosto 2008

Qualche conflitto di interessi nelle avarie aeree di Ryanair


Il trattamento che riceve ryanair sui giornali italiani è singolare. Di riguardo da repubblica, meno da corriere e stampa.
I titoli di oggi sono un esempio notevole: repubblica nasconde il problema di ryanair nella cronaca di quello air dolomiti e menziona la compagnia irlandese solo nel sommario. Corriere (soprattutto) e stampa invece mettono il nome della compagnia nel titolo e sono prodighi di paurosi dettagli (e vocaboli: caduto, feriti, paura, emergenza). Il raro video dell'incendio di air dolomiti è qui una notizia di spalla.
Se la causa di questo trattamento differente sia la composizione della cordata per Alitalia o qualche ricco contratto pubblicitario, non è (per ora) dato saperlo.

domenica 24 agosto 2008

Repubblica: gossip e pure sbagliato


Tutti sanno che la colonna di destra di repubblica.it è dedicata a sesso e gossip. E' una loro scelta, sicuramente remunerativa.
Se segnaliamo questa fotogallery dedicata a una modella internazionale fotografata per strada e davanti a casa, è per due motivi: uno perché chi ha scritto il breve commento ci ha visto un sacchetto di spazzatura che non c'è, infatti è una borsa; due, perché il pistolotto ipocrita sui fotografi che non lasciano in pace la modella e cercano di mostrarla in qualunque azione anche quotidiana, è assolutamente fuori luogo se scritto da chi sta proprio pubblicando quelle foto.

sabato 23 agosto 2008

La stampa: il compagno revisionista


Lastampa.it racconta di un caso di revisionismo storico in Spagna, con parole di accusa contro i revisionismi e di difesa contro fatti storici attaccati dai revisionismi di casa nostra, che non ci si aspetterebbe.
Tutto bene allora ? Non proprio, intanto perché si mette De Felice come revisionista e questo non è proprio vero, e poi si enfatizza oltre ogni buonsenso il passato di sinistra del revisionista spagnolo, visto che, come dice l'articolista, "fu espulso ben presto per «tradimento». "

giovedì 21 agosto 2008

Repubblica: terrorismo psicologico aeronautico


Dopo l'incidente aereo di Madrid repubblica distribuisce con attenzione terrorismo psicologico e cortesie agli inserzionisti.
In un dossier prima si cerca di generare allarme cercando di collegare il caro carburante alla mancata manutenzione e agli incidenti, scrivendo che volare d'estate è "a rischio" (sic) o che gli incidenti sono in aumento quest'anno nel mondo e poi si tranquillizza dicendo che in Italia va tutto bene.
In un intervista all'esperto, un pilota, si dice che l'aereo dell'incidente, MD-82, è superato, ma senza dire che Alitalia è piena di aerei di questo tipo, per la precisione della versione ancora più vecchia, gli MD-80.
Infine, pochi minuti dopo l'incidente è tempestivamente uscita una scheda sui problemi economici e l'inaffidabilità della compagnia Spanair. Interessante, ma perché aspettare l'incidente per informare? E perché non dirci quante altre compagnie sono nella stessa condizione ?

mercoledì 20 agosto 2008

Unione Sarda: articolo o arringa difensiva ?


Ci occupiamo occasionalmente di giornali locali per segnalare questo articolo dell'unione sarda che sconfina nel Lazio per raccontare la storia del tabaccaio che ha ucciso un ladro, che stava fuggendo, a colpi di fucile.
E' rimarchevole perché più che un articolo sembra un'arringa difensiva. I fatti sono chiosati in modo da indurre a giustificare il tabaccaio killer. Ma in questo paese un gesto così è (per ora) un reato.

martedì 19 agosto 2008

La Stampa: una vicenda contromano


La vicenda dell'uomo che viaggiava contromano sull'autostrada, causando la propria morte e quella di due persone che viaggiavano nel senso giusto, è rapidamente scivolata nella cronaca locale, nonostante l'auto contromano sia una fobia che riscuote sempre grande interesse.
Del resto l'autista non era immigrato e non era neanche uscito con l'indulto.
In più parlare dei problemi economici e di depressione dell'uomo potrebbe far luce sui buchi neri in cui cadono i più deboli nella nostra società, mentre parlare della precipitosità con cui è stato dimesso a ridosso di ferragosto potrebbe essere letto come un'accusa alla sanità e ai tagli del governo. Decisamente troppo per le pagine nazionali.

lunedì 18 agosto 2008

La Stampa: il titolo più ultrà


Le olimpiadi risvegliano il nazionalismo e i giornali lo cavalcano. Il titolo più ultrà è per ora ad appannaggio de lastampa.it, un tempo austero giornale torinese.
Se un atleta italiano ha una decisione avversa da un giudice, siamo, il plurale si presume sia riferito alla nazione intera, addirittura "derubati".

Repubblica: a ferragosto va bene anche un Marazzo


Inutile cercare malastampa nel ponte di ferragosto. Il piano ferie deve aver svuotato le redazioni e i lanci di agenzia la fanno da padrone.
Così repubblica.it, per riempire il sito, si accontenta di un errore di stampa su un manifesto del Pd che era visibile in città da almeno una settimana, corredato da una fotogallery in cui il manifesto incriminato è ritratto in ben 11, superflue, foto.

giovedì 14 agosto 2008

Repubblica: la vetrata (non) distrutta


Si sa che i danni al patrimonio artistico generano una riprovazione notevole nell'opinione pubblica.
Ad esempio il bombardamento di Dubrovnik durante la guerra serbo-croata fu mondialmente deprecato. E la distruzione dei Budda in Afghanistan ebbe un effetto superiore, per abbattere la considerazione internazionale dei talebani, superiore alle zoppicanti accuse della Cia dopo l'11 settembre.
Anche nel caso in questione la condanna è sicura e legittima: per rubare qualche oggetto prezioso dentro una chiesa francese, anonimi ladri hanno sfondato una vetrata dipinta da Chagall, molto più preziosa della merce rubata.
Ma se repubblica.it voleva usare la parola "distrutta", perché mostrare le foto da cui si vede la reale entità del danno? In italiano, "distrutto" vuol dire un'altra cosa; in questi casi, se non si cerca di aumentare ad arte le page view, si usa "danneggiato".

La stampa: ma quale stretta


Lastampa.it parla di stretta contro i fannulloni e altri quotidiani on line di effetto Brunetta riferendosi a un caso isolato di lavoratori che facevano timbrare un collega, scoperti da un caporeparto.
Naturalmente il caso non ha nulla a che vedere con le norme di Brunetta e si presume che far timbrare a un altro sia sempre stato un atto sanzionabile. Come molti fanno notare, per intervenire su assenteismo e scarsa produttività dei lavoratori, più che norme vessatorie aiuterebbe fare in modo che i dirigenti facciano il loro lavoro di direzione, appunto, e controllo.
Il caporeparto di Genova ha controllato con il massimo zelo: ne ha fatti fuori sette in un colpo e chissà se gliene saranno rimasti, di lavoratori da controllare.
Quanto all'effetto Brunetta, se qualcuno lo ha avvistato davvero, fuori dalle conferenze stampa del ministro e dai titoli dei giornali, ad esempio in un ufficio dove la produttività è aumentata a vista, è pregato di segnalarlo.


Aggiornamento 19 agosto:

La Stampa ha evidentemente intenzione di aggiornare i suoi lettori su ogni singolo caso di timbratura conto terzi, rappresentando anche trenitalia come molto attenta a cercare i fannulloni. L'eurostar in foto speriamo serva a ricordare a trenitalia il problema della sicurezza dei treni, sicuramente più urgente.
A La Stampa suggeriamo un argomento per un'altra saga: gli impiegati che si portano a casa materiale di cancelleria dall'ufficio. Un crimine efferato con cui si potranno creare "casi" (questa è la loro terminologia) ogni giorno.

domenica 10 agosto 2008

Repubblica: l'Armata Rossa avanza


Sentir parlare di armata rossa (in maiuscolo) nel 2008 fa una certa impressione, tornano in mente echi dei suoi cori o quella canzone "...sulla sua strada gelata, la croce uncinata lo sa..."
Ma forse non è un errore involontario di repubblica.it. Infatti come far capire al lettore che i buoni sono i georgiani (alleati Usa/Nato e quindi, pare, nostri) e i cattivi i russi? Probabilmente parlare delle comprensibili velleità di riunione degli osseti del sud (stato georgiano) a quelli del nord (stato russo, con maggiore autonomia) non aiuterebbe. Ed ecco quindi, sempre utile, lo spauracchio dell'armata rossa.

Corriere: come se fossimo una monarchia


D'accordo che siamo in pieno agosto ed è domenica, ma vedere nella stessa home page del corriere.it ben tre notizie non politiche su Berlusconi ci fa davvero sentire un odore di monarchia. Certo che se il re metterà in pratica la norma sulle cooperative editoriali contenuta nella finanziaria, il foglio e libero sarebbero a rischio chiusura, un grande spazio a destra del corriere potrebbe aprirsi e questo stile potrebbe diventare consueto.
Comunque, dei tre articoli, quello su Veronica Berlusconi è il consueto articolo socio-gossip affidato a una giornalista nota in tv (a Repubblica hanno la Aspesi), quello su Berlusconi galante con la Gelmini è un po' perfido nella scelta della foto della ministra (ma è un'impressione personale), il più curioso è quello dei telecronisti americani che prendono in giro Berlusconi. A parte che suonerebbe bene con un stile anni '30 "Intollerabile oltraggio all'onore della patria..." che negli archivi del corriere potrebbero facilmente ricercare, ma onestamente bisogna ammettere che il presidente del consiglio, con i suoi tacchi, riporti, trapianti, lifting, corte di nani e ballerine, si presta benissimo alle prese in giro. In Italia visto il ruolo, bisogna prenderlo sul serio, ma non tanto da dimenticare il ridicolo del personaggio.

giovedì 7 agosto 2008

Repubblica: confusione sul precariato


Forse questo non è un caso di malastampa, forse in questo caso non c'è malafede.
Certo che il titolo è piuttosto incomprensibile, fa quasi pensare all'opposto dei fatti, e l'articolo è a sua volta poco chiaro, così pieno di estratti della sentenza da essere comprensibile solo da esperti di diritto del lavoro.
Ma per una volta assumiamo che repubblica.it non abbia secondi fini.
Eppure la notizia sarebbe semplice: il tribunale amministrativo ha sentenziato, con due gradi di giudizio, che lavoratori che devono trovarsi all'ora decisa dal padrone a eseguire mansioni decise dal padrone (guidare il camion del padrone, per essere precisi) non sono liberi professionisti (non sono quel che si intende normalmente per professionisti e sicuramente non sono liberi) e devono essere assunti come lavoratori dipendenti. Siamo contenti per loro e per tutti gli imprenditori forzati creati dalle leggi sul lavoro precario.

martedì 5 agosto 2008

Repubblica: i complici delle farc in Italia


La Colombia è la bestia nera di repubblica. Dopo le interviste fiction di Jordi Valle, un articolo-denuncia intitolato "Ecco chi aiuta le Farc dall'Italia", ripreso pari pari da "El tiempo", giornale filo-Uribe di Bogotà.
Le riservate informazioni arrivano tutte dal famoso computer portatile di Raul Reyes, il membro delle Farc ucciso in un blitz qualche mese fa.
I misteriosi collaboratori hanno i nomi di battaglia di Ramon(Mantovani) e (Marco)Consolo, e infatti sono due noti dirigenti di Rifondazione comunista, le cui iniziative sono note e legali. E i due attivisti sono noti anche in Colombia, visto che, come racconta il manifesto, una decina di anni fa c'è stata persino una cena in trattoria a trastevere tra Mantovani, Consolo, Reyes e l'attuale ministro dell'interno colombiano Cossio.

Repubblica: Diamanti, il wannabe politologo


Il wannabe politologo di repubblica, Ilvo Diamanti, colpisce ancora e scrive una lunga analisi sulle preferenze politiche dei giovani nel tempo.
Parte da un sondaggio in cui risulta (ce lo aspettavamo) che nel 2008 i giovani, non solo loro in verità, hanno votato in maggioranza a destra. Il resto sono una serie di tesi almeno discutibili, come quando dice che i giovani hanno votato a sinistra solo nel '68, poi spaventati dagli opposti estremismi, dalla caduta del muro e da tangentopoli, rispettivamente nei decenni '70, '80 e '90, si sono rifugiati nel privato e nel volontariato, per tornare a votare a sinistra, per antipatia di Bush e Berlusconi, nel 2001 e nel 2006.
Sul voto dei giovani a sinistra nel 2006 si esce dal discutibile e si entra nel campato in aria, basta confrontare i risultati delle elezioni politiche alla camera e al senato.
Del resto Diamanti ammette di basare queste considerazioni dall'osservazione dei suoi figli e dei loro amici: campione reale ma probabilmente non statisticamente significativo.
A fine articolo arriva la morale: rifondazione fa pena, il Pd pure, come potrebbero votarli i giovani?
Ma se il messaggio era questo, non poteva scriverlo subito?

Repubblica: il linguaggio della crisi economica


C'è una crisi economica mondiale in corso, ed è utile rimarcarlo sia per il governo, per giustificare provvedimenti impopolari, sia per chi fa, blandamente, opposizione ai provvedimenti del governo.
Così repubblica.it informa di una buona notizia, la discesa del prezzo del petrolio, con il lessico catastrofico della crisi.

domenica 3 agosto 2008

Repubblica: pubblicità occulta in stile Jordi Valle


Alla pubblicità occulta mascherata da informazione siamo abbastanza abituati: questa volta i beneficiari sembrano essere Emirates, Airbus e il generico lusso, se potersi fare una doccia su un aereo può considerarsi tale.
Ma l'articolo di repubblica.it si segnala soprattutto per essere scritto nello stile giornalismo fiction portato alla ribalta da Jordi Valle, l'autore di interviste a capi di stato e guerriglieri sudamericane che, si dice, siano completamente inventate.
In questo articolo l'autore dice di essere sul primo volo del nuovo aereo, poi è nella cabina di un cliente dicendoci persino quanti minuti è durata la sua doccia, infine passa ad intervistare il top manager della compagnia chiedendogli, pensate un po', di Alitalia.

giovedì 31 luglio 2008

Repubblica: la benedizione di Scalfari su Alitalia


Passare da una compagnia di bandiera pubblica a una piccola compagnia privata di proprietà dei soliti noti (banchieri, venditori di maglioni e compagnia bella) è uno scippo notevole anche in un paese che si lascia scorrere tutto come l'Italia.
Per rendere accettabile l'affare, repubblica ha mandato l'anziano fondatore a intervistare l'amministratore delegato.
A parte una lunghissima introduzione per dire quanto è bravo e quanto è amico Passera e una chiusura poetica sul cielo stellato di campagna, il resto è il solito catalogo delle storie che ci hanno sempre raccontato su Alitalia. Che in queste condizioni fallirà tra due mesi (lo ripetono da anni ma intanto non fallisce mai), che questa soluzione è la migliore possibile (ma repubblica lo ha detto per tutte le soluzioni del passato e Scalfari onestamente lo ammette), che la compagnia volerà per pochissime destinazioni ma va bene così. Neanche una parola sui lavoratori in esubero e su quelli superstiti a cui sarà imposto un contratto al ribasso.
E poi i responsabili: nell'ordine i sindacati (occorre parlarne male perché proveranno a opporsi), Berlusconi (accusarlo fa tanto giornale combat) e, in misura minore, la sinistra del governo Prodi (tanto per sembrare obiettivi). Anche qui, neanche una parola sui manager di Alitalia che hanno gestito disastrosamente negli anni la compagnia, magari per preparare il terreno a questa svendita.

martedì 29 luglio 2008

Corriere: vi raccontiamo che ryanair sta fallendo


Si sa che d'estate i giornali danno molto risalto ad aerei che si bucano, treni che si spaccano, traghetti che si incagliano, attacchi di zecche e qualsiasi inconveniente che possa preoccupare il lettore in procinto di partire per le ferie.
In più c'è la concorrente Alitalia che viene svenduta a una cordata di imprenditori inserzionisti.
E inoltre c'è la possibile ritorsione verso chi ha sfruttato a scopo di lucro le piazzate di un ministro del governo amico.
Insomma i motivi di questa coltellata nella schiena del corriere.it verso ryanair possono essere tanti.
Foto piuttosto derisoria del proprietario (che fa una figura comunque migliore rispetto a Bossi) e ben due articoli catastrofici.
Alcune cose erano già state denunciate da tempo, come le pubblicità ingannatorie sulle tariffe e le tasse che gonfiano i prezzi dei biglietti, ma ci fa piacere che il corriere ci sia arrivato.
Altre invece sembrano voler dare ad arte un'immagine catastrofica. Ad esempio il "crollo" degli utili dell'85% nel trimestre: se riescono ad avere utile (quindi non sono in perdita), persino in un momento di carburante ai massimi, tanto male non devono andare.
E lo spirito della campagna è tutta nella leggermente sadica frase finale: "E anche questa volta, forse, il sacco a pelo dovrà tornare nell'armadio."

lunedì 28 luglio 2008

Corriere: esiste un precario contento


Il corriere.it ci mostra un mondo che non pensavamo esistesse. Un operatore di call center che non voleva essere regolarizzato, un call center dove se si vuole uscire due ore prima o non andare a lavorare basta avvisare il responsabile, una ditta che regolarizza spontaneamente tutti i precari, una lettera di dimissioni in cui si inveisce contro "gli sciagurati interventi sindacali".
L'unica cosa verosimile del racconto contenuto dell'articolo, purtroppo, è la paga: poco più di miseri 5 euro all'ora.
La finalità dell'articolo è chiara: preparare il campo all'ennesima offensiva prossima ventura contro i diritti dei lavoratori.
Comunque Andrea, se esiste davvero, è probabilmente troppo impegnato con studio, volontariato e lavoro per sapere che il contratto che ha rifiutato prevede (calcoli effettuati su 40 ore settimanali, altrimenti in proporzione) circa due giorni al mese chiamati ferie e otto ore al mese chiamate permessi in cui non si va a lavorare e si viene, addirittura, pagati.
Questi e altri diritti, in un lavoro della vita reale, fanno comodo.

venerdì 25 luglio 2008

Corriere: guardoni buoni e guardoni cattivi


La doppia morale del corriere.it rende possibile che a pochi centimetri (o, più correttamente, pixel) di distanza possano coesistere la deplorazione per il pensionato che filmava le donne sotto la gonna al supermercato (ma chi era curioso poteva comunque vedere il video) e la consueta fotogallery di donne nude al mare.

sabato 19 luglio 2008

Repubblica: pure noi contro i fannulloni


Perché la repubblica si sia accodata dopo mesi alla campagna contro i dipendenti pubblici è abbastanza un mistero, quando persino Brunetta ha promesso di non usare più la parola "fannulloni" perché offensiva e generalizzante.
Eppure il 18 luglio hanno mandato un inviato a Reggio Calabria per scrivere un lungo articolo su una ventina di lavoratori lasciati senza alcuna mansione dopo un trasferimento a Catanzaro dell'ufficio militare dove lavoravano.
L'articolo non dice che questa situazione non è colpa dei lavoratori.
Avrebbe almeno potuto dirci cosa bisognerebbe fare in questi casi: trasferire forzatamente i lavoratori a 160 chilometri di distanza ? Licenziarli in tronco ?
Più facile sfoderare il campionario di luoghi comuni contro i "fannulloni".

venerdì 18 luglio 2008

Repubblica: foto porno e ipocrisia


Tutti sanno che la colonna di destra di repubblica.it è dedicata al gossip e al pruriginoso. In questo caso si tratta di foto pornografiche (non osè), probabilmente false, e repubblica lo sa, perché nelle didascalie della photogallery si scrive che ritraggono una ragazza di spalle e nessuno può garantire che si tratta della popstar Avril Lavigne e si rimprovera pure il giornale americano che ci specula sopra.
Ma allora perché imbrogliare i lettori nel titolo in home page, facendo credere che siano sue ?

giovedì 17 luglio 2008

Repubblica: un termovalorizzatore benefico


Repubblica.it, per interessi del suo editore, è favorevole alla costruzione di termovalorizzatori e centrali elettriche di vario tipo.
In questo caso si è spinta fino a parlare, nel titolo, di benefici del termovalorizzatore. Quali siano i benefici, è chiaro nell'articolo. Un po' di verde pubblico, due fermate ferroviarie e qualche altro lavoretto, per convincere gli abitanti di una zona nei pressi di Torino a prendersi in casa un impianto che brucia rifiuti.
Nell'articolo si usa la parola adeguata: compensazione. Cosa deve essere compensato e se lo scambio è alla pari, ce lo diranno tra qualche decennio le statistiche sulle patologie della zona.

Repubblica: attenti a youtube


Repubblica.it prosegue la sua battaglia contro i social networks. Questa volta, riportando la relazione annuale del garante della privacy, rimarca l'avvertimento che se qualcuno volontariamente divulga proprie informazioni personali in siti come youtube o myspace, queste saranno definitivamente visibili a chiunque su internet. Più che scontato.
Non è chiara la finalità di queste campagne. L'ipotesi più probabile è screditare la concorrenza, in quanto il gruppo editoriale possiede dei servizi internet (kataweb) che possono considerarsi a tutti gli effetti dei modesti social network locali.

Corriere: una velina come ai vecchi tempi


Il corriere.it sembra rendere involontariamente omaggio a un periodo della sua storia, quando con Ugo Ojetti come direttore pubblicava le veline del minculpop.
Cominciando a preparare i lettori al futuro roboante annuncio di Berlusconi sulla soluzione del problema rifiuti, pubblica una fotogallery "prima e dopo i rifiuti" che ricorda molto quei libri per turisti che si vendono a Roma "com'era e com'è" con le vedute dei fori imperiali.

mercoledì 16 luglio 2008

Corriere: a Bolzaneto non fu tortura


Il corriere.it è veramente intenzionato a contrastare l'emorragia di lettori verso libero.
Sulla sentenza per i fatti di Bolzaneto mostra raggiante la contabilità di assolti e condannati, dettaglia i risarcimenti facendo prima dire a un provvidenziale anonimo legale che sono bassi e soprattutto fa dire alla sentenza, nel titolo, che "non fu tortura". Quando invece tutti sanno che, siccome il reato di tortura in Italia non esiste, i giudici hanno dovuto ripiegare su altri reati, con pene più basse e tempi di prescrizione più rapidi.

Repubblica: le ragazze in vacanza da sole


A pochi giorni dall'omicidio di Federica Squarise, repubblica.it si accorge di avere tanti lettori genitori che hanno una figlia che sta per partire per le vacanze e tenta di rassicurarli.
L'articolo sembrerebbe il classico simil-reportage scritto da qualcuno che si intende poco dell'argomento, somigliante tristemente a quelli scritti da lloret de mar qualche giorno fa, con citazione anche per l'assassino, "il gordo": l'imprevedibile consiglio per non correre rischi è di rimanere in gruppo.
Se qualcuno si chiede perché un articolo sulle donne che vanno sole in vacanza parli soltanto della riviera romagnola, con ripetuti richiami alla sua sicurezza, la risposta è semplice: pubblicità mascherata.

martedì 15 luglio 2008

Corriere: la spiaggia con il ticket


Tanti stili differenti per questo brutto articolo sul ticket per accedere alla spiaggia di Cala Luna in Sardegna, uscito sul corriere.it.
Il titolo fa pensare a una spiaggia di proprietà o frequentata dalla Melato, invece è dove è stato girato un film. Poi nell'articolo non c'è nessuna traccia della sua dichiarazione citata nell'articolo. A un certo punto l'articolo si trasforma in un depliant di agenzia di viaggi. Più avanti in un giornale di gossip, con un inutile elenco di inutili vip che sono stati nella spiaggia. Poi scatta il populismo quando racconta con compiacimento che un vip è stato scacciato dai comuni bagnanti.
Quanto alla reale notizia dell'articolo, l'articolista sembra non sapere che gran parte delle spiagge italiane è appaltata ad esosi stabilimenti che si fanno pagare caro l'accesso; e non ci dice quanto costa il viaggio in barca per essere portati a Cala Luna. Rispetto a questo, la tassa di un euro, specie se usata per pulizia e altri servizi pubblici, è davvero poca cosa.

domenica 13 luglio 2008

Corriere e Stampa no nuke



Nella melassa uniformante dei grandi giornali italiani, è sorprendente vedere come sono trattati i temi nucleari.
Per corriere.it e lastampa.it la notizia della protesta ambientalista alla torre eiffel è la prima notizia (e lo slancio a dare voce ai manifestanti non si era davvero mai visto), su repubblica.it nulla (in home page e almeno fino alle 17:30), per dare spazio ai docenti vecchi, al Sarkozy pacificatore del medio oriente e alla fotogallery sulla moglie di Assad.
La stessa cosa era successa per l'incidente di Tricastin di qualche giorno fa.
Se il buio di repubblica può essere imputabile a probabili affari nucleari di De Benedetti, l'enfasi di corriere e stampa non ha spiegazioni (ma meglio così, comunque, finché dura).
Per rituffarsi nella melassa, basti notare il buio completo sulla crudeltà e lo schiavismo scoperto alla star recycling di Padova.