sabato 24 maggio 2008

Se la padrona italiana maltratta la badante rumena


Solo lastampa.it pubblica la notizia della badante rumena ridotta in schiavitù dalla padrona italiana. Repubblica e corriere ignorano la notizia, concentrandosi sul pirata della strada di Roma.
Per fare in modo che il lettore scatti d'indignazione al momento giusto infatti è meglio non farlo assuefare ai fatti efferati e non mostrare che possono venir fuori da tutte le etnie e classi sociali.

venerdì 23 maggio 2008

Repubblica: lo statale non può andare su internet


Il titolo di Repubblica.it è fatto apposta per spaventare gli statali e aizzare gli altri. Ma in realtà la notizia parla d'altro. Il lavoratore statale che scarica da internet commette peculato (cioè ruba alla pubblica amministrazione) ? Il tribunale, considerando che energia elettrica e connessione sarebbero state utilizzate lo stesso, aveva deciso per il no. La cassazione ha chiesto di rianalizzare la vicenda.
E' un po' una sottigliezza da giuristi, ma un quesito interessante. Per altri dettagli, e un po' di linciaggio morale, c'è l'articolo.

giovedì 22 maggio 2008

Tutti: Girolamo Di Mauro non merita neanche una riga


L'assemblea annuale di Confindustria è considerata la prima notizia del giorno.
Lunghi resoconti (repubblica, corriere e stampa) sul discorso del nuovo presidente Marcegaglia, che vuole un paese di centrali nucleari, termovalorizzatori e gente china a lavorare.
Si può trovare eventualmente un articolo che ci spiega il cambio di look del neopresidente.
Neanche una parola su Girolamo Di Mauro, il lavoratore del tubificio Marcegaglia morto l'altro giorno, nonostante l'assemblea di confindustria, magnanimamente, gli abbia concesso un minuto di silenzio e un applauso.

martedì 20 maggio 2008

Repubblica: per attirare ci serve un branco



Repubblica.it il 20 maggio prova ad attirare i lettori con un titolo a effetto, a pochi giorni dall'omicidio di Lorena Cultraro.
Dall'articolo si capisce che non c'è un branco o uno stupro di massa, ma una brutta (e tipica) storia di adolescenti che approfittano di una loro coetanea.
Storie che sono sempre successe, causate da tare ben radicate nell'immaginario sociale italiano. Tanto che per una volta sembra che Repubblica voglia accentuare i toni anche per far percepire ai suoi lettori una disapprovazione che spontaneamente non proverebbero.
Comunque qualche ora dopo il titolo è cambiato: niente più branco.

domenica 18 maggio 2008

Repubblica: primi passi verso l'abbraccio ad Alemanno


Repubblica, dopo la gran campagna per il Pd, ha preso atto che le elezioni a Roma le ha vinte Alemanno e comincia la manovra di avvicinamento, mandando in avanscoperta la redazione locale con un articolo del 15 maggio.
Alemanno, se, bontà sua, sui centri sociali dice «non penso che tutti debbano essere chiusi» ma solo quelli "illegali", "segna una forte discontinuità con l'amministrazione precedente" (qui è repubblica che parla).
Gli estremisti sono evidentemente gli altri.
"Apriti cielo. Per Rifondazione è davvero troppo". Tarzan, definito leader dei disobbedienti mentre è di Action, "scende sul sentiero di guerra" e "attacca".
E addirittura minaccia: "assemblea al centro sociale Esc di San Lorenzo. «E lì» minaccia, «che discuteremo e prenderemo delle decisioni»".
A noi sembrava che fosse Alemanno a minacciare.
Ma sono "polemiche che però sembrano non toccare il sindaco". Lui pensa a lavorare, per formare la giunta.
Auguri.

Repubblica: on behalf of Brunetta e Sacconi


Sembra commissionato dai neo ministri di funzione pubblica e welfare questo ennesimo articolo di repubblica.it su 3 (tre) dipendenti pubblici licenziati (uno denunciato per truffa) per giusta causa.
Questi continui articoli dovrebbero rimarcare l'eccezionalità della notizia, che in realtà è più che normale. L'intasamento della sezione lavoro dei tribunali per gli impugnamenti di licenziamento per giusta causa dovrebbe dimostrarlo, se i giornalisti ci andassero.
C'è un quarto caso, citato nell'articolo, un dipendente di una società di consegne che al primo giorno di assunzione dopo tanto precariato, è stato sorpreso a gettare le lettere nei cassonetti (differenziati, ci tengono a raccontarci). Ma l'articolo non parlava di dipendenti pubblici ?
A parte la credibilità del racconto, il messaggio trasversale è chiaro: è l'assunzione a tempo indeterminato che trasforma il lavoratore in, come dicono loro, "fannullone".
E Sacconi è servito.

venerdì 16 maggio 2008

La Stampa: fannulloni illustrati


L'offensiva dei giornali, fiancheggiatori del neoministro Brunetta, contro il pubblico impiego, è costante e non nuova.
L'obiettivo della campagna non sono ovviamente i lavoratori scorretti, per cui basterebbe applicare controlli e sanzioni che già esistono, ma il sindacato e i diritti dei lavoratori dipendenti.
L'articolo di colore de lastampa.it, a parte il roboante "ecco il libro nero", ma non c'è nessun libro, non fa altro che citare qualche aneddoto di assenteismo da certificato medico (ma le visite fiscali non esistono più ?), e se lo citiamo qui è solo per l'escamotage di una fotogallery allegata dal contenuto informativo palesemente nullo.

giovedì 15 maggio 2008

Corriere: tra Repubblica e Travaglio, noi arbitriamo


Tra Marco Travaglio e Repubblica è in gioco una comprensibile sfida per contendersi i lettori che non si rassegnano a 5 anni di Veltrusconi.
Repubblica ha messo al lavoro D'Avanzo, il suo giornalista di punta, colui che scoprì le torture di Bolzaneto sette anni dopo i fatti, a litigare a colpi di lettere con Travaglio.
Adesso arriva la querela di Travaglio, immediatamente pubblicata dal corriere.it in home page con un primo piano soddisfatto del giornalista.
Su repubblica.it, alle 18:09, ancora niente.

mercoledì 14 maggio 2008

Quando la free press è meglio dei grandi quotidiani


Per una volta le parti si sono invertite.
Mentre continuano gli assalti ai campi rom con molotov e spranghe e i giornali mainstream continuano a non porsi dubbi sull'accaduto ( rispettivamente repubblica.it,lastampa.it e corriere.it) a sorpresa troviamo parole di buon senso su un giornale di free press, metro del 13 maggio.
Se i giornali imitano la free press speculando su luoghi comuni e creando mostri, la free press prova meritoriamente a fare la parte che ci si aspetterebbe dai giornali.

Repubblica: onde elettromagnetiche ? pensate agli extraterrestri


Repubblica.it parla diffusamente del vaticano il 13 maggio.
Ma mentre la notizia che il processo per le emissioni di radio vaticana dovrà essere rifatto è importante e buona per i malati di leucemia di Roma nord e per gli irradiati di tutta Italia (anche se la legislazione è carente e il reato ipotizzato è 'getto pericoloso di cose', articolo 674 del Codice Penale), la seconda notizia sembra messa apposta per distogliere dalla prima.
Si tratta di una serie di elucubrazioni stile mago Otelma su creazionismo e extraterrestri da parte del direttore della specola vaticana, di cui finora ignoravamo tranquillamente l'esistenza. Avessero almeno spiegato che specola è parola arcaica che sta per osservatorio astronomico.

martedì 13 maggio 2008

Corriere: un parlamento inutile e rosa


Il timore che in parlamento non ci sia opposizione è molto fondato. Dal caso Travaglio alla discussione sulla fiducia a Berlusconi, le dichiarazioni dei parlamentari erano inquietantemente simili.
In questa situazione, il corriere.it trasforma in notizia anche i deprimenti bigliettini di Berlusconi alle giovani deputate di forza Italia. Grosso spazio in home page, più in alto delle bombe a Jaipur, e dettagliato articolo.
La cronaca parlamentare in questa legislatura potrebbe essere sempre così.

mercoledì 7 maggio 2008

Repubblica: Marcelletti e Fidel


Chissà se Repubblica.it quando insinua un'amicizia tra Marcelletti e Fidel Castro ha intenzione di sputtanare il chirurgo, il lider maximo o entrambi.
Di fatto Fidel c'entra solo perché sembra che Marcelletti avesse una foto assieme a lui.
L'articolo è molto tagliente nei confronti di Marcelletti, parte da insuccessi chirurgici e arriva ai suoi tentativi politici (di fatto è stato consigliere comunale per Forza Italia a Palermo), e sarebbe stato più coraggioso se non fosse uscito a seguito delle sue disgrazie giudiziarie.

martedì 6 maggio 2008

Repubblica: dimentichiamo la presunzione d'innocenza


Nella ormai assodata psicosi securitaria, Repubblica.it ci sguazza.
Il 6 maggio denuncia che quattro persone sono uscite dal carcere perché la procura non ha chiesto né il rinvio a giudizio nè la proroga delle indagini.
Ma se non ci sono stati né condanna, né processo, né rinvio a giudizio, come si fa a chiamarli rapinatori con tutta questa sicurezza ?

lunedì 5 maggio 2008

Repubblica: un sondaggio imboccato


Repubblica.it ha organizzato un sondaggio (non scientifico, precisano) sulla pubblicazione on line delle dichiarazioni dei redditi.
Solo che il modo in cui sono espresse le due opzioni (la terza è "non so") non è assolutamente neutrale: la prima è scritta in maniera più convincente dell'altra e, per nulla sorprendentemente, prevale nettamente.

Repubblica: tieni il mostro in prima pagina


Nonostante la storia di Josef Fritzl sia nota da vari giorni e probabilmente tutto quello che c'era da dire è stato detto, Repubblica.it ancora il 5 maggio tiene la notizia in home page.
A parte i toni da "Cronaca vera", l'abuso della parola mostro o i link a foto che dovrebbero solleticare il basso voyeurismo dei lettori, è stupefacente l'indignazione ipocrita per l'attenzione morbosa dei media.
Repubblica denuncia che fuori alla casa di Fritzl ci sono decine di inviati di giornali. E, solo una riga sopra, leggiamo che c'è anche l'inviato di Repubblica.

giovedì 1 maggio 2008

La vendetta dei giornali su Grillo


A pochi giorni dal V-day contro l'informazione, il 30 aprile i giornali si prendono una rancorosa rivincita.
L'agenzia delle entrate decide di pubblicare, per trasparenza, i redditi di tutti gli italiani, Grillo e la destra protestano.
La Stampa.it nel parlare della protesta di Grillo fa finta di confondere il popolo dei blog con i commentatori del blog di Grillo, ma questo si può scoprire solo andando in fondo all'articolo.

La repubblica.it invece pubblica la cifra dell'imponibile di Grillo del 2005, per la cronaca 4.272.591 euro, pudicamente assieme ad altri vip presi un po' casualmente (Benetton, Benigni, Ferilli o Littizzetto) che, ovviamente, guadagnano tutti meno di Grillo.