martedì 15 aprile 2008
Repubblica: contro i movimenti, anche senza Veltroni
Il candidato premier di repubblica è stato sconfitto. Ma da oggi repubblica va avanti anche senza Veltroni.
In un articolo quasi di colore sull'uscita dei comunisti (e anche dei socialisti) dal parlamento, infila prima considerazioni per farci convincere dell'inevitabilità dell'evento: "per resistere ancora una Legislatura, per portare questo fardello novecentesco nella storia politica del XXI secolo", poi parte a testa bassa contro i veri nemici da cancellare: "comitati, centri sociali, antagonismo. Via i pacifisti, i comitati del no, i vicentini, i valligiani, i centri sociali, l'antagonismo militante".
Si pu dire che alcune di queste realtà non hanno mai avuto un loro rappresentante in parlamento. E l'augurio di repubblica.it di vederle scomparire adesso solo perché la sinistra arcobaleno non ha eletto parlamentari è, fortunatamente, piuttosto irrealizzabile.
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2 commenti:
Oliver, quello è un augurio che, magari, io sì avrei anche potuto esprimerlo. Ma Di Nicola (repubblica) no: non lo fa. Hai ragione a dire che il suo è un pezzo di colore. Però non dà un giudizio, non dice se è contento o meno del risultato. Si limita a una constatazione (e potrebbe benissimo darsi che gli dispiaccia dover dare comunicazione della scomparsa dei comunisti). Peraltro parla solo di rappresentanza parlamentare. Dà per scontato che centri sociali, associazioni, eccetera, continueranno a esistere. Del resto, certe forme di dissenso o di stile di vita sono per loro natura extraparlamentari (e naturalmente anche minoritarie).
Rispetto naturalmente la tua interpretazione.
Io mi aspetto di vedere attacchi ben più decisi ai movimenti, nei prossimi cinque anni e assieme al governo, da parte di un giornale il cui editore è impegnato nella costruzione di varie nuove centrali elettiche in giro per l'italia.
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