Repubblica.it il 30 aprile pubblica, chiamandola reportage, una lunga giaculatoria contro Cuba.
Il punto focale è l'analogia, ritenuta divertente dall'autore dell'articolo, tra la Cuba di oggi e il film Goodbye Lenin, in cui la parte della madre che vive nel passato sarebbe interpretata da Fidel Castro.
Quindi Raùl starebbe abolendo il comunismo all'insaputa di Fidel. Tutto bene allora ? No, giù raffiche di critiche anche alla svolta di Raùl.
Si parla diffusamente delle damas de blanco, gruppo di donne oppositrici al governo, che si ispirano nei modi e nei gesti alle madri di plaza de mayo. Ma non si dice che queste ultime condannano il movimento perché "rappresentano gli stessi che hanno legittimato i feroci tiranni assassini dei figli delle Madri di Plaza de Mayo".
E si spaccia per rivoluzionario e per figlio di fondatore del movimento sandinista (e chi ? Fonseca ? Ortega ?) Edelberto Torres Rivas, solo per pubblicare le sue critiche e spacciare che la sinistra del continente latino americano (in grande avanzata) non apprezza più Fidel.
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