Dispiace parlar male anche di Michele Serra, di cui almeno fino a 20 anni fa eravamo grandi estimatori.
Ma leggere in una sola amaca (pallida riedizione del "che tempo fa" che era) uno spot a un'inchiesta del settimanale gemello, uno strafalcione in inglese (looser per loser) e un errore marchiano di date sul movimento dei forconi (diciotto mesi, ma era dicembre 2013) è veramente troppo, nonostante sulla sostanza dell'articolo potremmo anche essere d'accordo (e di questi tempi è già qualcosa).
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