domenica 18 dicembre 2011

Corriere: all'attacco dei lavoratori con la Fornero


Il corriere.it non si accontenta di tagli e tasse del cosiddetto "salva Italia" e mira al bersaglio grosso della lettera BCE: la riforma del contratto di lavoro. Quindi sfodera una intervista domenicale al volto umano del governo Monti, Elsa Fornero, che, essendo ancora poco nota, una foto identifica con la signora delle lacrime.
Che stavolta annuncia cose minacciose dalla home page: "nessuno si illuda", minaccia un po' eccessiva se diretta all'operaio da mille euro al mese già colpito da aumenti iva, tasse casa, aumenti benzina e innalzamento età pensionabile. Effettivamente nell'intervista si legge che il "nessuno si illuda" è diretto alle casse previdenziali di militari e magistrati, generosalmente salvate da Monti.
Però più in basso, quando si parla di articolo 18, l'iperprotetto al 100% da colpire, è proprio il povero operaio di sopra, con tanto di retorica padri contro figli e citazione di Lama.

lunedì 5 dicembre 2011

Repubblica: tifo da stadio per Monti


Mentre il corriere è deluso, Repubblica continua con l'entusiasmo sfrenato per Monti e le sue manovre, incurante anche dello sfottimento di Travaglio a Servizio Pubblico.
In home page strilla tutto l'entusiasmo possibile (vola, a picco), mentre nell'approfondimento già arriva un più sobrio (e realistico) "Milano in rialzo del 2%, spread in calo".


UPDATE delle 13:07
Adesso la borsa non vola più, corre solo.

domenica 4 dicembre 2011

Repubblica: un piccolo strafalcione


Niente pubblicità o persuasione occulta, qui: solo un titolista dell'edizione web di Firenze che, pensando di sapere le lingue, azzarda una traduzione in portoghese di "tacco di Dio", nel necrologio del povero Socrates, tirando fuori una frase senza senso in spagnolo maccheronico invece del corretto "calcanhar de Deus".

Repubblica incorona re Giorgio


Il fatto che il New York Times dedichi un ritratto ammirato di Napolitano, che, pur ammirato da Kissinger rimane sempre per gli americani un comunista, sarebbe già una notizia.
Repubblica però decide di esagerare trasformando in home page il testo originale "uno dei più complessi trasferimenti politici dell'italia del dopoguerra" (i trasferimenti politici sono ciò che i Ferrara e i Belpietro chiamano "ribaltoni) in, nientemeno, "uno dei più complessi cambiamenti della storia d'Italia".
E in più riesuma la notizia vecchia di qualche giorno della nomina di Napolitano a uomo dell'anno da parte della rivista Wired, apprezzata sì, ma specifica di informatica.

Corriere: la delusione Monti


A pochi giorni dall'insediamento del governo Monti, sul corriere gli alleluia e l'agiografia lasciano il posto alla delusione: da un governo che non deve rispondere alla base elettorale, la borghesia moderata italiana pretendeva il lavoro sporco: riforma del lavoro e delle pensioni, liquidazione dei sindacati e invece si ritrovano tasse su case, suv e redditi altissimi come un governicchio qualunque. E protestano.
Alesina e Giavazzi glielo dicono apertamente, mentre un articolo apposito calcola quanto pagheranno in più per colpa di Monti alcuni contribuenti-tipo. Il tipo "contribuente con 150 mila euro di reddito dichiarato e due belle case oltre a una barca di 12 metri" in particolare, rivela il tipo di lettore a cui aspira il corriere.
Per una blanda par condicio c'è l'articolo seminascosto della Gabanelli che parla dei vantaggi della tracciabilità del contante. Eppure è lì che si nascondono dati interessanti, che riportiamo: "i francesi pur dichiarando un reddito pro capite superiore al nostro del 15%, hanno un minor numero di auto per abitanti, inoltre abbiamo lo stesso consumo di auto di fascia superiore. Nel 2010 in Italia sono state immatricolate circa 160.000 fra Audi, Bmw e Mercedes, eppure solo 150.000 contribuenti dichiarano più di 150.000 euro l'anno, l'85% dei quali sono dipendenti"

martedì 15 novembre 2011

Blogger egiziana nuda? Notizia perfetta


L'informazione italiana si accontenta di seguire i fermenti sociali in medio oriente con qualche caso pruriginoso trovato sui social network.
Ecco che il 14 novembre compare a "rete unificata" la notizia della blogger egiziana nuda per protesta: bastino gli esempi (con fotogallery integrale, naturalmente) di repubblica e corriere .


Certo, se qualcuno andasse sul suo blog scoprirebbe che queste foto risalgono al 23 ottobre e costituiscono l'unico post del blog. Probabilmente questo caso si rivelerà un'altra bufala, ma cosa importa? Il link pruriginoso mascherato da informazione è già stato confezionato.

lunedì 7 novembre 2011

Repubblica: un j'accuse senza pietà

Per un sindaco di Firenze idolatrato, un sindaco di Genova fatto a pezzi.
Francesco Merlo confeziona un j'accuse con toni da requisitoria da tribunale di provincia e dalle finalità politiche tutte da scoprire: un contraltare per far risaltare Renzi, un'ostentazione di neutralità sparando su un bersaglio minore o lo sminuire un politico di professione in vista dell'imminente governo tecnico ?

UPDATE 28/11: altra alluvione e altra straparlata di Merlo, che fa incazzare tutti i meridionali dichiarando in un servizio di Repubblica TV (tv semiclandestina che si vede solo sul web) che al sud c'è solo abusivismo e malaffare mentre al nord c'è storia e bellezza.

venerdì 14 ottobre 2011

le cure alternative di Steve Jobs


Uno studioso di Harward sostiene che Steve Jobs sarebbe ancora vivo se non avesse preferito le cure alternative alla medicina tradizionale.
Una notizia che stranamente non è ripresa dai giornali on-line italiani (almeno fino alle 13 del 14 ottobre), nonostante contenga un paio di argomenti molto richiesti. Una svista o una scelta consapevole? Nello stesso momento repubblica.it riporta sempre dal daily mail una non memorabile notizia sulle passeggiate nel parco di Amanda Knox.
UPDATE 14 OTTOBRE ORE 23
Il corriere, grazie all'inviata dagli Stati Uniti che lavora quando qui è già sera, è arrivato sulla notizia alle 20:58. Per vederla sugli altri siti occorrerà aspettare domani.

venerdì 5 agosto 2011

Corriere: sui NO TAV solo folklore


Perché il corriere.it, convinto sostenitore delle TAV, dedica tanto spazio alla protesta di Turi Cordaro ?
I motivi sono due: per poterla sminuire con calma con un articolo in cui abbondano virgolette e sarcasmo e per passare in secondo piano l'azione di protesta che ha causato il blocco di un treno Tgv diretto da Lione a Torino.
Altrimenti molti più lettori del corriere potrebbero scoprire che i treni veloci passano già sulla linea attuale.

Corriere e Repubblica: sbagliare su gay e accoltellamento


In qualche rara occasione leggere l'uno o l'altro dei principali quotidiani italiani fa realmente differenza.
In questa notizia di cronaca di Cerignola, un accoltellamento tra fratelli, i due giornali concordano nome e età, ma sono in disaccordo sull'orientamento sessuale, che però è proprio ciò che rende succosa la notizia e la manda in home page.
Per repubblica il fratello gay è l'aggressore, per il corriere il fratello gay è la vittima.
Evidentemente la notizia era così accattivante, in entrambe le versioni, che è stata precipitosamente pubblicata senza controllare.
Naturalmente in uno dei link qui sopra sarà prima o poi effettuata una rettifica. Ma alle 14:30 i titoli degli articoli erano i seguenti.

Proviamo a trovare la versione corretta della storia ma alle 15:00 le due differenti versioni sono quasi in pareggio (segno di un copia/incolla piuttosto bilanciato nelle redazioni italiane).

UPDATE 17:30
Abbiamo finalmente scoperto che la cantonata l'ha presa la repubblica, che ha corretto titoli e articolo.

Come nei gialli migliori, noi sospettavamo piuttosto del corriere, a causa di un articolo tuttora meno dettagliato e di un incipit che sembrava un po' preconfezionato: "Sei gay, ti accoltello. Un tipo di aggressione purtroppo tutt'altro che inedita ma passibile di assumere tinte anche più fosche se a muovere violenza ad un omosessuale è un consanguineo, addirittura un fratello." ma purtroppo attualissimo in questa Italia dove il parlamento boccia la legge anti-omofobia.

martedì 2 agosto 2011

Repubblica: attenti alle vacanze fai da te



La storia della donna che ha affittato la sua casa tramite il sito specializzato airbnb e l'ha ritrovata devastata e derubata risale a fine giugno, è arrivata sui giornali americani qualche tempo dopo e qualche giorno fa in Italia, attraverso gli osservatori più attenti del mondo web mondiale.
Repubblica.it arriva oggi dopo più di un mese di ritardo, e fa un sunto sull'avvenuto.
Peccato che, a parte gli inevitabili dettagli sui danni, Repubblica sorvoli i due argomenti più interessanti e dibattuti: il maldestro tentativo da parte di airbnb di ottenere un post benevolente sul blog della donna danneggiata, per contrastare il calo di immagine ottenuto, e la considerazione che gli intermediari sul web consentono l'abbattimento di molti costi per l'utente finale, ma devono necessariamente utilizzare parte dei lauti profitti proprio per dare sicurezza e fiducia all'utente.
L'articolo invece preferisce fare un po' di terrorismo psicologico, con molti lettori in procinto di partire delle vacanze, traducendo i passi più splatter del racconto e ripetendo più volte che casi del genere "si stanno moltiplicando", mentre di fatto se ne conosce solo un altro.
Tutto per arrivare alla conclusione che "i servizi low cost via internet possono essere meno sicuri di quelli tradizionali".
Meglio rivolgersi - non è scritto esplicitamente - ai sicuri inserzionisti che si trovano strategicamente a fianco all'articolo.

martedì 26 luglio 2011

Che giornale italiano leggerebbe Breivik ?


Malastampa di solito non si occupa di pubblicazioni come Libero o il Giornale, che del resto danno in pasto ai loro lettori esattamente quello che loro vogliono sentire.
Ma davanti a questo editoriale, una domanda ce la poniamo: se Breivik fosse italiano, quale giornale sarebbe il suo punto di riferimento ?

mercoledì 20 luglio 2011

Giornali contro SpiderTruman



I giornali tradizionali, si sa, saccheggiano allegramente internet alla ricerca di notizie curiose gratis, ma quando c'è il rischio di venire tagliati fuori con l'informazione che arriva direttamente ai cittadini, compare subito l'allarme sulla autenticità e sui rischi che si corrono quando le notizie non sono verificate da loro.

Ed ecco che, alle prese con il caso SpiderTruman, il cosiddetto precario di Montecitorio che ha avuto molto successo mediatico con la pubblicazione di privilegi ai politici, come un sol uomo si occupano della irrilevante ricerca dell'identità dell'autore e della veridicità della sua posizione lavorativa (i privilegi, a parte qualche dettaglio impreciso, sono veri), magari sfruttando le ricerche di qualche blogger "antibufala" desideroso di fare.
In piccolo, Repubblica e Stampa linkano le loro autonome mini-inchieste anti casta.
Il Corriere, che ha i pluricitati Stella e Rizzo tra le sue penne, neanche quello.
Come per dire, sulla casta lasciate fare a noi.

AGGIORNAMENTO 25/7/2011:
SpiderTruman è sparito dalle pagine dei giornali, cartacei e on-line, assieme alle volenterose ricerche che ne avevano ipotizzato in Mascia o Caruso la vera identità.
Al loro posto, le inchieste istituzionali dei giornali veri, come questa di espresso e repubblica insieme, in cui si intervista un deputato, che elenca i privilegi di cui tutti già parlavano, e la cosa più nuova è il menù sfogliabile del ristorante del senato.
Bel lavoro, ma bisognava aspettare SpiderTruman per pensarlo?

martedì 19 luglio 2011

Repubblica: un utile Renzi



Potrebbe sorprendere che un sindaco di centro-sinistra rilasci esternazioni nel peggior stile brunettiano contro i lavoratori del comune nell'estate 2011, quando Brunetta ha ricevuto il titolo che gli spetta persino dai suoi colleghi di governo.
Ma Renzi, giovanissimo sindaco di una città da sempre ben amministrata, è un personaggio creato ad arte dai media: le sue autolesionistiche dichiarazioni contro sindacati e dipendenti pubblici per ora tornano utili, fanno colore e scompaginano gli equilibri precari del centro-sinistra.
Tra qualche tempo con molta probabilità quegli stessi media gli restituiranno la sua reale statura.

venerdì 15 luglio 2011

Repubblica: quei 30 euro della partita


Come se fosse una promozione ingannevole da supermercato, Repubblica.it alza i prezzi della partita amichevole dell'Inter contro i dilettanti trentini sul titolone in home page.
Trenta euro in home page, che scendono a 28 nel titolo dell'articolo e a 25 nel corpo dell'articolo.
Menzione speciale per il titolo "il primo accoltellato".

giovedì 14 luglio 2011

Corriere: contro la casta, privatizziamo


Nel giorno in cui la manovra di Tremonti svela il suo volto più feroce, il corriere della sera pubblica un commento di Panebianco.
Dopo una lunga serie di scontate considerazioni sulla opportunità di tagliare i costi della politica e sulle difficoltà ad effettuare i tagli, a fine articolo spunta il colpo di scena, l'asso nella manica: poiché i costi della politica comprendono anche gli stipendi dei nominati dai partiti nelle aziende pubbliche, privatizziamo tutto e questi costi spariranno. Con una frecciatina all'opinione pubblica che "contraddittoriamente" (sic) richiede tagli alla politica ma non vuole le privatizzazioni.

lunedì 11 luglio 2011

Repubblica: in attesa del cavallo giusto



A Repubblica, come a molti altri, piacerebbe mettere il cappello sopra i 27 milioni di voti referendari, ma attualmente non sa ancora come.
E quindi si accontenta, in questa analisi, di affossare i concorrenti: maluccio Bersani e il PD, da non parlarne proprio Vendola e Di Pietro.
In attesa del cavallo giusto.

venerdì 8 luglio 2011

Repubblica: la piaggeria verso i potenti


Per la lettura un caso esemplare di piaggeria della stampa verso i potenti, leggete le didascalie di questa fotogallery sulla moglie del nipote della regina Elisabetta.

martedì 5 luglio 2011

ilsole24ore: bersani, ecco cosa devi fare



Il sole 24 ore ha deciso il candidato premier su cui puntare, Bersani, e si è messo al lavoro.
Ignazi spiega i motivi della scelta e perché ci sia ancora molto da lavorare.
Folli stila un primo elenco di cose da fare: sì a TAV, inceneritori, basi americane e contratti capestro di Marchionne e, lato alleanze, scaricare immediatamente Vendola (per interposto Grillo).
E buon lavoro.

lunedì 4 luglio 2011

Repubblica: uno spottone sul terzo valico


Non sapete cos'è il terzo valico? Niente di grave, è una (grande) opera che quasi nessuno considera urgente.
Ma nei giorni in cui si prova a contrastare la TAV Torino-Lione, anche un piccolo raduno di attempati notabili va a finire in alto in home page, con articolo e addirittura foto gallery che se non altro restituisce un'idea del numero e della tipologia di partecipanti.

Corriere e Repubblica: Sì TAV




Se qualcuno pensava che dopo le amministrative e i referendum l'aria fosse cambiata, è bastata la prima urgenza del paese a mostrare che non ci si è mossi di molto.
Sulla TAV l'arco parlamentare e i giornali mainstream mostrano una stantia unanimità.
A sorpresa, la Repubblica è più allineata: in particolare, un articolo sui dati tecnici del progetto in cui i commenti sembrano neutrali ma le cifre sono presentate ad arte per convincere della congruità dell'assurdo progetto. Intanto il titolo principale deve già rettificare la questione degli eroi di Grillo.
Il corriere sembra leggermente più distaccato, segno che in queste questioni il coinvolgimento industriale dell'editore conta più della vicinanza politica. La star Cazzullo divaga alto sulla storia della Val di Susa, ma con livelli accettabili di persuasione occulta, mentre un link ad "Ambiguità inaccettabili" getta curiosità in un mare di convinzioni ferree, ma purtroppo il link non funziona.
Quanto a La Stampa, è completamente embedded, tra pacifisti rigorosamente virgolettati e profluvi di vietcong riferiti ai manifestanti.

lunedì 20 giugno 2011

ilsole24ore: ancora con i bamboccioni


Il sole 24 ore non percepisce che l'aria nel paese sta cambiando e commenta in modo piuttosto sarcastico la classifica di Forbes degli under 30 più ricchi del mondo.
L'articolo fa uso intensivo della parola "bamboccioni", che ha portato sfortuna in campo politico a chiunque l'abbia usata e suggerisce ai giovani che per non avere problemi economici basta diventare assi del tennis come Federer o della musica pop come Lady Gaga.

martedì 14 giugno 2011

ilsole24ore: Berlusconi, ti scarichiamo ma non eri male



Berlusconi è alla frutta e il quotidiano della confindustria comincia le sue grandi manovre.
E così risponde a una copertina dell'Economist uscita ormai da cinque giorni per sostenere che Berlusconi è stato sì un disastro, ma per bunga bunga e leggi ad personam, non certo per l'economia. Anzi, lui e i suoi ministri economici hanno fatto un buon lavoro.
Un monito per chi arriverà dopo di lui.

domenica 12 giugno 2011

la bufala della blogger siriana Amina

La bufala di Amina, la blogger siriana lesbica che, si diceva, era stata arrestata dalla polizia di Assad, racconta molto del giornalismo del 2011.
Innanzitutto la tendenza a recuperare "notizie" direttamente dal web, stando comodamente seduti al proprio computer.
L'articolo di Repubblica.it, ma il coro è unanime, ricalca i comunicati stampa della cugina di Amina.
E poi se la notizia da dare è coerente con la propria linea editoriale, la verifica sembra essere più leggera del solito. Una siriana che, in perfetto inglese, un po' chiedeva diritti civili e un po' accusava Assad era perfetta. Peccato che nessuno l'avesse mai vista.
La cosa più difficile da credere, in fondo, è che il regime siriano, con tutti i problemi che ha, perdesse tempo ad arrestare una blogger. Diamo ancora troppo poco fastidio per essere arrestati (purtroppo?)

Update 13/6
Sono stati svelati tutti i dettagli di questo grande scherzo internazionale.
Repubblica.it dice che ci sono cascati grandi giornali americani, e non si scusa per esserci cascata a sua volta.
Interessanti sono le giustificazioni dell'autore del finto blog. In pratica - dice - scrivevo solo quello che voi volevate leggere.

giovedì 26 maggio 2011

un confronto tra la stampa inglese e quella italiana



Trova le differenze, su una notizia a caso fresca di oggi.
Da un lato un "sospettato di crimini di guerra", dall'altro un sicuro colpevole, tra l'altro descritto con parola medievale.
Da un lato data e ora dell'ultimo aggiornamento sulla notizia, dall'altro no.