giovedì 31 luglio 2008

Repubblica: la benedizione di Scalfari su Alitalia


Passare da una compagnia di bandiera pubblica a una piccola compagnia privata di proprietà dei soliti noti (banchieri, venditori di maglioni e compagnia bella) è uno scippo notevole anche in un paese che si lascia scorrere tutto come l'Italia.
Per rendere accettabile l'affare, repubblica ha mandato l'anziano fondatore a intervistare l'amministratore delegato.
A parte una lunghissima introduzione per dire quanto è bravo e quanto è amico Passera e una chiusura poetica sul cielo stellato di campagna, il resto è il solito catalogo delle storie che ci hanno sempre raccontato su Alitalia. Che in queste condizioni fallirà tra due mesi (lo ripetono da anni ma intanto non fallisce mai), che questa soluzione è la migliore possibile (ma repubblica lo ha detto per tutte le soluzioni del passato e Scalfari onestamente lo ammette), che la compagnia volerà per pochissime destinazioni ma va bene così. Neanche una parola sui lavoratori in esubero e su quelli superstiti a cui sarà imposto un contratto al ribasso.
E poi i responsabili: nell'ordine i sindacati (occorre parlarne male perché proveranno a opporsi), Berlusconi (accusarlo fa tanto giornale combat) e, in misura minore, la sinistra del governo Prodi (tanto per sembrare obiettivi). Anche qui, neanche una parola sui manager di Alitalia che hanno gestito disastrosamente negli anni la compagnia, magari per preparare il terreno a questa svendita.

martedì 29 luglio 2008

Corriere: vi raccontiamo che ryanair sta fallendo


Si sa che d'estate i giornali danno molto risalto ad aerei che si bucano, treni che si spaccano, traghetti che si incagliano, attacchi di zecche e qualsiasi inconveniente che possa preoccupare il lettore in procinto di partire per le ferie.
In più c'è la concorrente Alitalia che viene svenduta a una cordata di imprenditori inserzionisti.
E inoltre c'è la possibile ritorsione verso chi ha sfruttato a scopo di lucro le piazzate di un ministro del governo amico.
Insomma i motivi di questa coltellata nella schiena del corriere.it verso ryanair possono essere tanti.
Foto piuttosto derisoria del proprietario (che fa una figura comunque migliore rispetto a Bossi) e ben due articoli catastrofici.
Alcune cose erano già state denunciate da tempo, come le pubblicità ingannatorie sulle tariffe e le tasse che gonfiano i prezzi dei biglietti, ma ci fa piacere che il corriere ci sia arrivato.
Altre invece sembrano voler dare ad arte un'immagine catastrofica. Ad esempio il "crollo" degli utili dell'85% nel trimestre: se riescono ad avere utile (quindi non sono in perdita), persino in un momento di carburante ai massimi, tanto male non devono andare.
E lo spirito della campagna è tutta nella leggermente sadica frase finale: "E anche questa volta, forse, il sacco a pelo dovrà tornare nell'armadio."

lunedì 28 luglio 2008

Corriere: esiste un precario contento


Il corriere.it ci mostra un mondo che non pensavamo esistesse. Un operatore di call center che non voleva essere regolarizzato, un call center dove se si vuole uscire due ore prima o non andare a lavorare basta avvisare il responsabile, una ditta che regolarizza spontaneamente tutti i precari, una lettera di dimissioni in cui si inveisce contro "gli sciagurati interventi sindacali".
L'unica cosa verosimile del racconto contenuto dell'articolo, purtroppo, è la paga: poco più di miseri 5 euro all'ora.
La finalità dell'articolo è chiara: preparare il campo all'ennesima offensiva prossima ventura contro i diritti dei lavoratori.
Comunque Andrea, se esiste davvero, è probabilmente troppo impegnato con studio, volontariato e lavoro per sapere che il contratto che ha rifiutato prevede (calcoli effettuati su 40 ore settimanali, altrimenti in proporzione) circa due giorni al mese chiamati ferie e otto ore al mese chiamate permessi in cui non si va a lavorare e si viene, addirittura, pagati.
Questi e altri diritti, in un lavoro della vita reale, fanno comodo.

venerdì 25 luglio 2008

Corriere: guardoni buoni e guardoni cattivi


La doppia morale del corriere.it rende possibile che a pochi centimetri (o, più correttamente, pixel) di distanza possano coesistere la deplorazione per il pensionato che filmava le donne sotto la gonna al supermercato (ma chi era curioso poteva comunque vedere il video) e la consueta fotogallery di donne nude al mare.

sabato 19 luglio 2008

Repubblica: pure noi contro i fannulloni


Perché la repubblica si sia accodata dopo mesi alla campagna contro i dipendenti pubblici è abbastanza un mistero, quando persino Brunetta ha promesso di non usare più la parola "fannulloni" perché offensiva e generalizzante.
Eppure il 18 luglio hanno mandato un inviato a Reggio Calabria per scrivere un lungo articolo su una ventina di lavoratori lasciati senza alcuna mansione dopo un trasferimento a Catanzaro dell'ufficio militare dove lavoravano.
L'articolo non dice che questa situazione non è colpa dei lavoratori.
Avrebbe almeno potuto dirci cosa bisognerebbe fare in questi casi: trasferire forzatamente i lavoratori a 160 chilometri di distanza ? Licenziarli in tronco ?
Più facile sfoderare il campionario di luoghi comuni contro i "fannulloni".

venerdì 18 luglio 2008

Repubblica: foto porno e ipocrisia


Tutti sanno che la colonna di destra di repubblica.it è dedicata al gossip e al pruriginoso. In questo caso si tratta di foto pornografiche (non osè), probabilmente false, e repubblica lo sa, perché nelle didascalie della photogallery si scrive che ritraggono una ragazza di spalle e nessuno può garantire che si tratta della popstar Avril Lavigne e si rimprovera pure il giornale americano che ci specula sopra.
Ma allora perché imbrogliare i lettori nel titolo in home page, facendo credere che siano sue ?

giovedì 17 luglio 2008

Repubblica: un termovalorizzatore benefico


Repubblica.it, per interessi del suo editore, è favorevole alla costruzione di termovalorizzatori e centrali elettriche di vario tipo.
In questo caso si è spinta fino a parlare, nel titolo, di benefici del termovalorizzatore. Quali siano i benefici, è chiaro nell'articolo. Un po' di verde pubblico, due fermate ferroviarie e qualche altro lavoretto, per convincere gli abitanti di una zona nei pressi di Torino a prendersi in casa un impianto che brucia rifiuti.
Nell'articolo si usa la parola adeguata: compensazione. Cosa deve essere compensato e se lo scambio è alla pari, ce lo diranno tra qualche decennio le statistiche sulle patologie della zona.

Repubblica: attenti a youtube


Repubblica.it prosegue la sua battaglia contro i social networks. Questa volta, riportando la relazione annuale del garante della privacy, rimarca l'avvertimento che se qualcuno volontariamente divulga proprie informazioni personali in siti come youtube o myspace, queste saranno definitivamente visibili a chiunque su internet. Più che scontato.
Non è chiara la finalità di queste campagne. L'ipotesi più probabile è screditare la concorrenza, in quanto il gruppo editoriale possiede dei servizi internet (kataweb) che possono considerarsi a tutti gli effetti dei modesti social network locali.

Corriere: una velina come ai vecchi tempi


Il corriere.it sembra rendere involontariamente omaggio a un periodo della sua storia, quando con Ugo Ojetti come direttore pubblicava le veline del minculpop.
Cominciando a preparare i lettori al futuro roboante annuncio di Berlusconi sulla soluzione del problema rifiuti, pubblica una fotogallery "prima e dopo i rifiuti" che ricorda molto quei libri per turisti che si vendono a Roma "com'era e com'è" con le vedute dei fori imperiali.

mercoledì 16 luglio 2008

Corriere: a Bolzaneto non fu tortura


Il corriere.it è veramente intenzionato a contrastare l'emorragia di lettori verso libero.
Sulla sentenza per i fatti di Bolzaneto mostra raggiante la contabilità di assolti e condannati, dettaglia i risarcimenti facendo prima dire a un provvidenziale anonimo legale che sono bassi e soprattutto fa dire alla sentenza, nel titolo, che "non fu tortura". Quando invece tutti sanno che, siccome il reato di tortura in Italia non esiste, i giudici hanno dovuto ripiegare su altri reati, con pene più basse e tempi di prescrizione più rapidi.

Repubblica: le ragazze in vacanza da sole


A pochi giorni dall'omicidio di Federica Squarise, repubblica.it si accorge di avere tanti lettori genitori che hanno una figlia che sta per partire per le vacanze e tenta di rassicurarli.
L'articolo sembrerebbe il classico simil-reportage scritto da qualcuno che si intende poco dell'argomento, somigliante tristemente a quelli scritti da lloret de mar qualche giorno fa, con citazione anche per l'assassino, "il gordo": l'imprevedibile consiglio per non correre rischi è di rimanere in gruppo.
Se qualcuno si chiede perché un articolo sulle donne che vanno sole in vacanza parli soltanto della riviera romagnola, con ripetuti richiami alla sua sicurezza, la risposta è semplice: pubblicità mascherata.

martedì 15 luglio 2008

Corriere: la spiaggia con il ticket


Tanti stili differenti per questo brutto articolo sul ticket per accedere alla spiaggia di Cala Luna in Sardegna, uscito sul corriere.it.
Il titolo fa pensare a una spiaggia di proprietà o frequentata dalla Melato, invece è dove è stato girato un film. Poi nell'articolo non c'è nessuna traccia della sua dichiarazione citata nell'articolo. A un certo punto l'articolo si trasforma in un depliant di agenzia di viaggi. Più avanti in un giornale di gossip, con un inutile elenco di inutili vip che sono stati nella spiaggia. Poi scatta il populismo quando racconta con compiacimento che un vip è stato scacciato dai comuni bagnanti.
Quanto alla reale notizia dell'articolo, l'articolista sembra non sapere che gran parte delle spiagge italiane è appaltata ad esosi stabilimenti che si fanno pagare caro l'accesso; e non ci dice quanto costa il viaggio in barca per essere portati a Cala Luna. Rispetto a questo, la tassa di un euro, specie se usata per pulizia e altri servizi pubblici, è davvero poca cosa.

domenica 13 luglio 2008

Corriere e Stampa no nuke



Nella melassa uniformante dei grandi giornali italiani, è sorprendente vedere come sono trattati i temi nucleari.
Per corriere.it e lastampa.it la notizia della protesta ambientalista alla torre eiffel è la prima notizia (e lo slancio a dare voce ai manifestanti non si era davvero mai visto), su repubblica.it nulla (in home page e almeno fino alle 17:30), per dare spazio ai docenti vecchi, al Sarkozy pacificatore del medio oriente e alla fotogallery sulla moglie di Assad.
La stessa cosa era successa per l'incidente di Tricastin di qualche giorno fa.
Se il buio di repubblica può essere imputabile a probabili affari nucleari di De Benedetti, l'enfasi di corriere e stampa non ha spiegazioni (ma meglio così, comunque, finché dura).
Per rituffarsi nella melassa, basti notare il buio completo sulla crudeltà e lo schiavismo scoperto alla star recycling di Padova.

mercoledì 9 luglio 2008

Corriere: i vecchi saggi che ci meritiamo


Una frecciata alla concorrenza di Repubblica/Espresso, pubblicità ai libri che usciranno, un po' di rivelazioni inattendibili e comunque fuori tempo massimo su stragi e misteri italiani, qualche malignità su personaggi che non si possono più difendere, una sviolinata per il vincente Berlusconi, sarcasmo impietoso per il perdente Veltroni, parole dolci per il futuro leader del Pd.
Mescolando tutti questi ingredienti, l'intervista di colore per gli 80 anni di Cossiga, personaggio mefitico quanto Andreotti ma su cui nessuno farà mai un film, è servita.

lunedì 7 luglio 2008

Repubblica: ordinario cinismo


Repubblica.it sforna aggiornamenti (purtroppo brutte notizie, con uno stillicidio di ipotetiche: "potrebbe essere", "pare proprio che sia", alle 16:02 siamo al "quasi certo") in tempo reale sulla ragazza scomparsa a lloret de mar, assieme a una brutta fotogallery che forse più tardi sparirà, ma nello stesso tempo non smette di fare leva sul voyeurismo.
E quindi nella stessa home page compare una fotogallery dalla Spagna con altre ragazze giovani e discinte che festeggiano san firmin.

domenica 6 luglio 2008

Repubblica: la droga fa buttare dalla finestra


Da adolescenti capitava spesso di sentire genitori o insegnanti dire che la droga faceva istantaneamente sragionare o impazzire le persone.
Un'amenità simile è comparsa oggi su repubblica.it: nell'articolo sulla scomparsa di Federica Squarise, si citano due casi di tentato suicidio di turiste e subito dopo si scrive "in passato, da queste parti sono circolate partite di droga troppo pura o tagliata male, con effetti devastanti su chi ne faceva uso."
Naturalmente, a parte l'autrice dell'articolo, nessuno ha preso in considerazione la cosa.

venerdì 4 luglio 2008

La Stampa: incolpiamo i sindacati della Thyssen Krupp


Lastampa.it, edito da industriali, si impegna ad attribuire responsabilità del rogo della thyssen-krupp ai sindacati. Il richiamo in home page parla genericamente di guai per i sindacati.
Il titolo dell'articolo invece riporta un virgolettato che fa credere che siano parole di una dura accusa della vedova di uno dei lavoratori morti. Peccato che dentro l'articolo non ce ne sia traccia: a parlare è un avvocato e la minaccia di azione legale è molto ipotetica.
Nel frattempo il processo, che, nonostante le aspirazioni de La Stampa, è contro l'azienda, va avanti.

giovedì 3 luglio 2008

Repubblica: violentata sul bus ?


Come molte altre volte, il titolo di repubblica.it, che almeno stavolta in home page ci risparmia la parola "branco", presenta dei fatti un po' ingigantiti. Violentata sull'autobus, si pensa, e l'autista cosa ha fatto ? E gli altri passeggeri ?
Poi si legge l'articolo e si capisce meglio la storia. Ma intanto il click, da rivendere agli inserzionisti, c'è stato.

martedì 1 luglio 2008

Kilombo: elezioni troppo trasparenti


Sono consapevole che Kilombo abbia problemi molto più grossi. Ma da quando è possibile vedere i risultati parziali delle elezioni ?